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Ogni cosa che puoi immaginare la natura l'ha già creata

Albert Einstein


venerdì 10 agosto 2012

Presentazione "Itinerario Naturalistico"

lunedì 25 giugno 2012

LA “SICILIA: VIOLENTA E AMOREVOLE” AL “TOURIS’ART FESTIVAL 2012” PALERMO

Comunicato stampa

Palermo, 22/06/2012 - "Le vene violate"- Dialogo con l'urologo siciliano ucciso non solo dalla mafia di Luciano Armeli – “Un angolo di Sicilia: Laguna di Marinello” di Ermelinda Simone e Giusy La Bella, sono i titoli e gli autori compresi nel catalogo di Armenio Editore che sabato 30 giugno 2012, con inizio ore 19:00, saranno presentati al pubblico, nell’ambito del “Touris’Art Festival 2012” Palermo, sala dei matrimoni - Villa Trabia.



Organizzato dal Servizio di Promozione del Turismo e dell’Immagine del Comune di Palermo il “Touris’Art Festival 2012”si svolgerà nei mesi di giugno e luglio, presso Villa Trabia e Parco Ninni Cassarà.

Vi partecipano artisti già noti a livello regionale, nazionale ed internazionale e artisti locali, intenzionati a farsi conoscere dal grande pubblico. L'obiettivo del “Touris’Art Festival 2012” è di incentivare e sviluppare iniziative trainanti delle attività turistiche e la valorizzazione del territorio, con un'offerta culturale partecipata e di qualità.

La Casa Editrice Armenio di Brolo presenterà al pubblico di Villa Trabia una serie di volumi selezionati tra gli autori e i titoli presenti nel proprio catalogo, caratterizzato da opere che spaziano dalle tradizioni siciliane al romanzo inedito, dalle favole alla letteratura d'autore.

Questi gli appuntamenti con gli autori e i volumi dell'Editore Armenio:

 Sabato 30 giugno 2012, inizio ore 19:00, Sala dei matrimoni - Villa Trabia
INCONTRI CULTURALI: SICILIA VIOLENTA E NATURALMENTE AMOREVOLE
- “Le vene violate”- Dialogo con l'urologo siciliano ucciso non solo dalla mafia di Luciano Armeli
- “Itinerario naturalistico” - Un angolo di Sicilia: Laguna di Marinello, Castello di Oliveri, Castello di Scala di Patti di Ermelina Simone e Giusy La Bella

 Sabato 14 luglio 2012, inizio ore 19:00, Sala dei matrimoni - Villa Trabia
INCONTRI CULTURALI: FAVOLOSA SICILIA
-“Il punteruolo Ciccio”- Favola- di Donatella Russo;
- “Favolando” - tra Mare e Monti, Favole di Sebastiano Plutino
- “Ciripillo ritorna sulla terra” Favola di Nerina Buemi

 Sabato 28 luglio 2012, inizio ore 19:00, Sala dei matrimoni - Villa Trabia
INCONTRI CULTURALI: SICILIA: LA VERITÀ, LA SATIRA, LA BEFFA
- “La nazione che non fu” - Operazione verità, di Salvatore Natoli Sciacca
-“Musei Nebrodi” -di Angelo Santaromita Villa
-“L'arradio l'addetto, Dellamici l'affatto e l'ascritto” - Umoristico - di Mimmo Mollica
-“Isula di lu suli e di lu mari” - Poesia in madre lingua siciliana- di Giuseppe Li Voti
-“Turi Palermo story”- Romanzo -di Umberto Russo

 Palermo, 22/06/2012

mercoledì 11 aprile 2012

Giornata Mondiale del Libro

Nella Biblioteca Comunale "C. Marchesi" di Misterbianco, nell'ambito della XIV Giornata della Cultura e Giornata Mondiale del Libro, il 18 aprile alle ore 18:00 verrà presentato il libro "Itinerario Naturalistico".  L'evento vedrà la partecipazione di altri autori della Casa Editrice Armenio di Brolo.

 

lunedì 9 aprile 2012

INTERVISTA SU ONDA TV

Venerdì 6 aprile nella trasmissione, condotta da Pippo Galipò, "Giù la Maschera" si è presentato il  libro "Itinerario Naturalistico".
 




giovedì 27 ottobre 2011

EQUINOZIO D'AUTUNNO

Per la seconda volta nel corso dell'anno il giorno e la notte hanno la stessa durata, la parola equinozio, infatti, deriva dal latino notte uguale (al dì), dove le forze della luce e delle tenebre sono in perfetto equilibrio.

Santuario della Madonna del Tindari

Fra i contadini del luogo, purtroppo, non è rimasto nella memoria nulla delle ritualità festive autunnali, bisogna aspettare Ognissanti per trovare traccia di antichi riti pagani che i celti chiamavano sambatn.
I celti festeggiavano l’equinozio autunnale con il nome di Mabon, giovane dio della vegetazione e dei raccolti, figlio di Ruien e di Modron, (Dea Madre). Mabon Fu rapito tre notti dopo la sua nascita, venne imprigionato per lunghi anni fino al giorno in cui venne liberato da di Re Artù. A causa del suo soggiorno ad Annwn, Mabon rimase giovane per sempre. Il suo rapimento è l'equivalente celtico del rapimento greco di Persefone.

Uno  dei temi dominanti è la separazione fra innamorati o fra madre e figlia, ad ogni autunno ciclicamente viene rivissuto il sacrificio di una dea/dio, che dopo aver dato il meglio di se in primavera ed in estate è costretta/o a morire  a sprofondare nelle tenebre,  nella Terra intesa come utero, tomba o ventre.
Tutto questo dona all’autunno una magia indescrivibile, questo è il periodo migliore per escursioni passeggiate a contatto con la natura, così da poter respirare l’aria divenuta più frizzantina ma non ancora fredda ed ammirare cieli così tersi da confondersi con l’orizzonte del mare.



Anche se la natura si prepara per il riposo invernale nella laguna di Marinello ha trovato il tempo si sbocciare il giglio marino (Pancratium maritimum), dalle notevoli virtù medicinali, l’equinozio è anche il tempo delle radici officinali, del seme e delle potature!


giglio marino (Pancratium maritimum)





mercoledì 22 giugno 2011

Perchè conoscere le piante?

Tempo fa ho fatto da “guida” ai Laghetti di Marinello per il  gruppo di Breitnau, venuto a farci visita dalla foresta nera, interessati a conoscere le piante presenti in laguna.

Molte volte infatti durante una passeggiata in montagna o in collina si avverte il desiderio di saper riconoscere le piante? Già, perché conoscere le piante?
Conoscere le piante significa conoscere il nome scientifico e/o “volgare” delle piante che spesse volte ci svela i meccanismi geopolitici che hanno portato le piante a naturalizzarsi nelle nostre terre.
Il nome scientifico inoltre fornisce informazioni sulle caratteristiche fisiologiche e morfologiche delle piante e come venivano impiegate nell’antichità.
Le piante nell’antichità venivano impiegate nell’alimentazione, a scopo terapeutico e anche come ingredienti fondamentali di pozioni magiche, in effetti il confine fra alchimia e stregoneria era molto sottile. Ergo le piante, come si potrà approfondire nel mio libro “Itinerario Naturalistico”, erano parte integrante della vita dell’uomo.
….oggi, che posto occupano le piante nella nostra vita?
Non ci si sofferma mai a pensare ma le piante, sia quelle officinali, sia  quelle aromatiche che quelle usate nell’alimentazione ricoprono un importante ruolo nella vita di tutti i giorni.
Le piante anche oggi vengono usate a scopo terapeutico, le loro tracce però si perdono nei meandri delle case farmaceutiche, le quali ne hanno sintetizzato chimicamente i principi attivi brevettandoli e facendoli pagare a caro prezzo!
Le piante anche oggi vengono usate nell’alimentazione. E’ utile fare una piccola premessa: negli ultimi anni si è assistito ad una richiesta sempre crescente di prodotti orto-frutticoli fuori stagione, tutto questo grazie all’impiego massiccio di insetticiti, diserbanti e quantaltro i cui principi attivi spesse volte sono fortemente carcerogeni. Inoltre gli agricoltori non rispettano i tempi indicati per l’eliminazione del farmaco da parte della pianta, infatti gli alimenti vengono raccolti subito dopo aver subito il trattamento. Stranamente questo tipo di contaminazione, in gerco contaminazione chimica, non fa notizia. In effetti la contaminazione chimica, a parte un esame diretto sull’alimento, è difficile da dimostrare in quanto il decorso sintomatologico è diverso dalla contaminazione microbiologica i cui effetti sono ben evidenti entro le 24 ore dall’ingestione dell’alimento contaminato.
Una delle principali componenti del nuovo quadro normativo europeo è rappresentata dal Pacchetto Igiene, che comprende principalmente 4 testi legislativi. Sono previsti dei controllo continui sulla produzione primaria riguardante il campo orto-frutticolo. Controlli che ad oggi nessuno effettua lasciando questa grossa porzione di mercato alimentare in uno stato di anarchia, dove vende di più chi presenta le fragole più grosse e più ricche di sostanze chimiche!
….. che posto occupano le piante nella nostra vita? Provate a rispondere!
PS: a proposito  di piante officinali e di tradizioni tramandati da popoli antichi vi posto una storia molto interessante presa da questa fonte: http://fiocco59.altervista.org/la_storia_di_rene_caisse.htm, ognuno è libero di fare le sue considerazioni e trarre le sue conclusioni!

LA STORIA DI RENE' CAISSE
La storia incredibile ma vera che state per leggere, comincia in Canada nella regione dell'Ontario nel 1922.
Rene Caisse era capo infermiera in un ospedale e fra i malati della sua corsia notò una signora con un seno stranamente deformato. Incuriosita, le domandò cosa fosse accaduto. La signora raccontò che vent'anni prima un uomo di medicina degli indiani Objiwa, saputola malata di cancro al seno, le aveva fatto bere per un lungo periodo un the di erbe che l'aveva guarita. L'indiano aveva definito questa miscela di erbe e radici:

" Una bevanda benedetta che purifica il corpo e lo riporta in armonia col grande spirito '

Rene fece tesoro dell'informazione e prese nota della ricetta. due anni dopo ebbe modo di sperimentarla su sua zia, malata terminale di cancro allo stomaco e al fegato. La zia guarì.
Rene capì di essere di fronte ad una scoperta fantastica e in collaborazione col dott. Fisher, il medico della zia che aveva assistito al processo di guarigione, cominciò ad usare la bevanda su altri malati terminali di cancro. I successi si ripetevano.
In quei tempi si pensava di aumentare l'efficacia di un rimedio se lo si fosse inoculato per via intramuscolare e così Rene cominciò ad iniettare la tisana, ma gli effetti collaterali erano troppo spiacevoli. Negli anni a venire, dopo studi di laboratorio condotti su topi, fu individuata l'erba iniettabile e le altre venivano fatte bere in infuso.
I risultati positivi continuarono. Bisogna sottolineare il fatto che Rene mai richiese un compenso dai suoi pazienti, accettando solo le loro offerte spontanee.
La voce si sparse ed altri otto dottori dell'Ontario cominciarono ad inviarle pazienti giudicati senza speranza. Dopo i primi risultati i medici scrissero una petizione al Ministero della sanità Canadese chiedendo che si prendesse in seria considerazione la cura. L'unico risultato che ottennero fu l'invio di due commissari col potere di arresto immediato nei confronti di Rene. I due pero rimasero colpiti dal fatto che nove dei migliori medici di Toronto collaborassero con la donna e invitarono Rene a sperimentare su topi la sua medicina. Ella tenne in vita per 52 giorni topi inoculati con il sarcoma di Rous.
Tutto tornò come prima, Rene continuò a somministrare la bevanda in un appartamento di Toronto .In seguito dovette spostarsi a Peterborough in Ontario, dove la raggiunse un ordine di arresto recato da un poliziotto. Ancora una volta ebbe fortuna perchè il poliziotto, dopo aver letto le lettere che i suoi pazienti le avevano scritto in segno di riconoscenza, decise che era il caso di parlare della cosa al suo capo. Dopo questo episodio Rene ebbe il permesso del ministero di continuare a lavorare solo su quei pazienti che recassero una diagnosi scritta di cancro redatta da un medico.
Nel 1932 uscì, su un giornale di Toronto, un articolo intitolato:
"Infermiera di Bracebridge fa una importante scoperta per il cancro"
A questo articolo seguirono innumerevoli richieste di aiuto da parte di malati di cancro e la prima offerta commerciale .
L'offerta era davvero vantaggiosa ma le si richiedeva di svelare la formula in cambio di una somma considerevole e un vitalizio. Rene rifiutò categoricamente, giustificò la sua decisione col fatto che non voleva che si speculasse sul suo rimedio.
Nel 1933 il comune di Bracebridge le mise a disposizione un Hotel, sequestrato per ragioni di tasse, perchè potesse farne una clinica per i suoi malati.
Da allora e per i successivi otto anni, un cartello sulla porta avrebbe indicato "CLINICA PER LA CURA DEL CANCRO".
Dal giorno dell'apertura centinaia di persone erano convenute alla clinica e ,alla presenza di un medico, si facevano fare l'iniezione e bevevano la tisana.
La clinica diventò in breve una sorta di Lourdes Canadese.
Nello stesso anno si ammalò la madre di Rene ,cancro al fegato inoperabile. Rene le somministrò la sua cura ed ella guarì nonostante che i medici le avessero predetto una sopravvivenza di pochi giorni.
Fu in questi anni che il dottor Banting, uno dei partecipanti alla scoperta dell'insulina, affermò che il the aveva il potere di stimolare il pancreas fino a riportarlo alle sue normali funzioni, curando così i malati di diabete. Il dott. Banting invitò ufficialmente la signora Cassie a fare esperimenti presso il suo istituto di ricerca, ma lei per paura di dover abbandonare i propri malati, rifiutò. Era il 1936.
Nel 1937 accadde un incidente. Una donna in fin di vita fu trasportata all'ospedale di Rene, sofferente per frequenti embolie, subito dopo l'iniezione, morì. Fu un'occasione d'oro per i detrattori di Rene, fu fatto un processo ed i risultati dell'autopsia dimostrarono che la donna era morta per un embolo.
La pubblicità che il caso scatenò portò ancora più malati in cerca di speranza all'ospedale di Bracebridge.
Lo stesso anno furono raccolte 17.000 firme che invitavano il governo a riconoscere il the come farmaco per il cancro.
Una ditta farmaceutica Americana offrì un milione di dollari (del 1937!) per la formula ennesimo rifiuto di Rene. Nel frattempo un medico americano, il dott. Wolfer, offrì a Rene di effettuare esperimenti con la bevanda su trenta pazienti del suo ospedale. Rene fece la spola fra il Canada e gli USA per molti mesi, i risultati che ella ottenne spinsero il dott. Wolfer ad offrirle uno spazio di ricerca permanente nei suoi laboratori. Ancora una volta Rene rinunciò ad una vantaggiosa offerta che l'avrebbe però costretta ad abbandonare i suoi malati in Canada.
Di quel periodo abbiamo la testimonianza del dott. Benjamin Leslie Guyatt responsabile del dipartimento di anatomia dell'Università di Toronto che aveva ripetutamente visitato la clinica: "Ho potuto constatare che nella maggior parte dei casi le deformazioni scomparivano, i pazienti denunciavano una forte diminuzione dei dolori. In casi serissimi di cancro ho visto interrompersi le emorragie più gravi. Ulcere aperte alle labbra ed al seno rispondevano al/e cure. Ho visto scomparire cancri alla vescica ,al retto, al collo dell'utero allo stomaco. Posso testimoniare che la bevanda riporta la salute nel malato, distruggendo il tumore e restituendo la voglia di vivere e le funzioni normali degli organi."
La dottoressa Emma Carlson era arrivata dalla California per visitare la clinica, questa la sua testimonianza:
"Ero venuta ,abbastanza scettica, ed ero risoluta a rimanere solo 24 ore. Sono rimasta 24 giorni ed ho potuto assistere a miglioramenti incredibili su malati terminali senza più speranza e malati diagnosticati terminali, guarire. Ho esaminato i risultati ottenuti su 400 pazienti."
Nel 1938 un'altra petizione a favore di Rene raccolse 55.000 firme. Un politico canadese fece la sua campagna elettorale promettendo che avrebbe permesso che la signora Caisse potesse esercitare la professione medica senza laurea e "Praticare la medicina e curare il cancro in tutte le sue forme e le relative indisposizioni e difficoltà che questa malattia comporta."
La risposta della classe medica fu immediata, il nuovo ministro della sanità, il dott. Kirby istituì la "Royal cancer Commission" il cui scopo era quello di appurare la efficacia di discusse terapie per il cancro. Una delle condizioni inderogabili perchè una medicina potesse essere legalizzata come cura per il cancro era che la sua formula venisse consegnata a priori nelle mani della commissione. La pena per la mancata consegna era una multa la prima
volta per pratica abusiva della professione medica e l’arresto in caso di recidiva.
Rene Cassie non aveva mai voluto svelare la formula e la commissione oltretutto non aveva obbligo di riservatezza riguardo alle formule presentate.
Le due proposte di legge, quella a favore di Rene e quella che istituiva la commissione per il cancro, furono discusse lo stesso giorno al parlamento Canadese.
La legge Kirby fu approvata e quella pro-Rene respinta per soli tre voti. La clinica di Rene era in pericolo, i medici cominciarono a rifiutarsi di consegnare ai propri pazienti i certificati attestanti il cancro.
Una valanga di lettere di protesta raggiunsero il ministero della sanità, gli ex malati curati da Rene e quelli che volevano farsi curare si ribellarono. Il ministro ritenne saggio che la clinica continuasse ad esistere fino al momento in cui la signora Caisse si sarebbe presentata di fronte alla commissione per il cancro.
Nel marzo 1939 iniziarono le udienze della commissione per il cancro istituita dalla legge Kirby. Rene fu costretta ad affittare la sala da ballo di un Hotel di Toronto per accogliere i 387 ex pazienti che avevano accettato di testimoniare in suo favore. Tutte queste persone si dichiaravano convinti che Rene li aveva guariti o che la bevanda aveva arrestato il cammino devastante del cancro. Tutti erano stati definiti "senza speranza" dai loro medici prima di sottoporsi alle cure dell'ospedale di Bracebridge. Solo 49 dei 387 ex malati furono ammessi a testimoniare. Medici illustri testimoniarono a favore di Rene.
Molti casi furono stralciati perchè le diagnosi furono giudicate sbagliate e vi furono anche dottori che firmarono dichiarazioni in cui riconoscevano l'errore. Alla fine il rapporto della commissione fu che:
A) Nei casi diagnosticati con biopsia si contava una guarigione e due miglioramenti
B) Nei casi diagnosticati con raggi x, una guarigione e due miglioramenti
C) Nei casi diagnosticati clinicamente due guarigioni e quattro miglioramenti
D) Su dieci diagnosi "incerte", tre erano sicuramente sbagliate e quattro non definitive.
E) Undici diagnosi erano definite "corrette", ma la guarigione veniva attribuita a precedente radioterapia.
Insomma la conclusione era che la bevanda non era una cura per il cancro e che se la signora Cassie non avesse svelato la formula, la legge Kirby sarebbe stata applicata e la clinica chiusa.
Rene ,sfidando la legge, tenne aperta la clinica ancora per tre anni in una situazione di semi-clandestinità.
Nel 1942, la clinica venne chiusa Rene era sull'orlo di una crisi di nervi.
Si trasferì a North Bay ,e là rimase fino al 1948 anno in cui suo marito morì.
Si presume che continuasse ad aiutare qualche malato che riusciva a raggiungerla, ma non nella misura che la clinica le aveva permesso.

IL GRANDE RITORNO

Nel 1959 la grande rivista americana "True" pubblicò un articolo su Rene Caisse e il suo rimedio per il cancro. L'articolo era frutto di mesi e mesi di indagini, interviste e raccolta di materiali.
L'articolo fu letto da un eminente medico americano il dott. Charles Brush, titolare del Brush Medical Center di Cambridge.
Il dott. Brush, dopo averla incontrata le propose di andare a lavorare presso il suo istituto. Quello che le chiedeva era di applicare la medicina su malati di cancro, testare la formula in laboratorio per eventuali modifiche e migliorie e, quando si fosse assolutamente sicuri dell'efficienza, fondare un associazione il cui scopo sarebbe stato quello di diffonderla nel mondo intero ad un prezzo accessibile.
Non le si chiedeva di svelare la formula ma di usarla su persone malate di cancro. Per Rene era il massimo dei suoi desideri, accettò.
Rene aveva settant'anni.
Prima di continuare il racconto cerchiamo di capire chi era il dott. Brush.
Il dott. Brush era ed è tuttora uno dei medici più rispettati degli Stati Uniti.
E' stato il medico personale del presidente J.F. Kennedy e suo amico fidato.
Il suo interesse per la medicina naturale ed i rimedi delle scuole di medicina asiatiche risale a molti anni prima il suo incontro con Rene.
Il Brush Medical Center è uno degli ospedali più grandi degli USA ed è stato il primo ad usare l'agopuntura come metodo di cura, il primo a dare importanza al fattore alimentare nella cura del paziente ed il primo istituto medico americano a istituire un programma di assistenza gratuita per malati indigenti.
Rene cominciò a lavorare nella clinica del dottor Brush nel Maggio del 1959.
Dopo tre mesi il dott. Brush ed il suo assistente dott. Mc Clure redassero il primo rapporto:

"Tutti i pazienti sottoposti alla cura accusano una riduzione dei dolori e della massa cancerosa con un evidente incremento del peso e delle condizioni cliniche generali. Non possiamo ancora dire che sia una cura per il cancro ma possiamo tranquillamente affermare che è salutare e assolutamente atossica"

Il dottor Brush, in collaborazione col suo amico Elmer Grove, un espertissimo erborista, arrivò a perfezionare la formula fino al punto che essa non dovette mai più essere iniettata. Aggiungendo altre erbe alla formula originale, erbe che definirono "potenziatori", la medicina poteva essere assunta per via orale solamente.
Finalmente si apriva la possibilità che ognuno potesse assumere la medicina comodamente a casa propria, evitando viaggi e fatiche spesso insopportabili per malati gravi.
Il dott. Mc Clure inviò dei questionari agli ex pazienti di Rene per verificare la durata di vita dopo la guarigione, le risposte che ricevette confermavano le parole di Rene: "La bevanda degli indiani CURA IL CANCRO"
Ecco un breve elenco:

Norma Thompson curata 20 anni prima nessuna ricaduta
Clara Thornbury curata 22 anni prima nessuna ricaduta
DH Laundry curato 12 anni prima nessuna ricaduta
Nellie Mc Vittie curata 23 anni prima nessuna ricaduta
Wilson Hammer curato 31 anni prima nessuna ricaduta
John McNee curato 30 anni prima nessuna ricaduta
Jack Finley curato 20 anni prima nessuna ricaduta
Lizzle Ward curata 14 anni prima nessuna ricaduta


Accadde però che nuove difficoltà impedissero a Rene di continuare a lavorare col dott. Brush .
I laboratori che fornivano le cavie per gli esperimenti interruppero la fornitura e il dott. Brush fu invitato dalla "American Medical Association" a non usare metodi che uscissero dai binari dell'ortodossia.
Rene tornò così a Bracebridge per evitare altre battaglie legali.
Il dott. Brush continuò i suoi esperimenti su uomini ed animali e nel 1984 dette la massima fiducia alla bevanda.
Ammalatosi di cancro all'intestino, si curò solo con essa e guarì.
Rene rimase a Bracebridge dal 1962 al 1978 continuando a rifornire il Dott. Brush con la medicina di erbe, lui la teneva informata dei progressi delle sue ricerche e dell'efficacia che riscontrava su altre malattie degenerative.

Rene, alla veneranda età di 89 anni tornò alla ribalta.
Nel 1977 il periodico" Homemakers" pubblicò la storia della bevanda e di Rene. L'articolo ebbe l'effetto di una bomba atomica sull'opinione pubblica canadese. Presto la sua casa fu assalita dalle persone che chiedevano la bevanda ed essa fu costretta a richiedere l'aiuto della polizia per poter uscire di casa.
Fra i molti che lessero l'articolo vi era anche David Fingard, un chimico in pensione titolare di una azienda farmaceutica la "Resperin".
Fingard si domandò come fosse possibile che la formula di una sostanza così efficace avesse potuto rimanere nelle mani di una vecchietta per tutti questi anni.
Decise che lui si sarebbe inpossessato della formula.
Non si scoraggiò ai primi rifiuti e finalmente trovò la chiave per aprire il forziere nel cuore di Rene. Promise che avrebbe aperto cinque cliniche in Canada, aperte a tutti, poveri compresi, e che per queste aveva già trovato i finanziamenti da una grande azienda mineraria canadese. Il 26 Ottobre 1977 Rene consegnò la formula della bevanda nelle mani del signor Fingard. Il dott. Brush era presente solo nella veste di testimone. Il contratto prevedeva ,in caso di commercializzazione, un ricavo del 2% a favore di Rene.
Nei giorni seguenti la Resperin chiese ed ottenne dal ministero per la salute ed il benessere, pressato dall'opinione pubblica, il permesso di testare la bevanda in un programma pilota su malati terminali di cancro.
Due ospedali e molte decine di medici avrebbero partecipato al programma di sperimentazione clinica, usando la bevanda fornita dalla Resperin che si impegnava a seguire tutte le norme sanitarie vigenti. L'opinione pubblica Canadese era entusiasta.
Rene percepiva pochi dollari con i quali doveva anche fornire le erbe alla Resperin.
Presto i due ospedali dissero che desideravano cambiare gli accordi e che avrebbero abbinato alla bevanda le terapie tradizionali (chemio e radio-terapia).
Fu deciso di continuare il programma solo con i medici di base.
Nel frattempo Rene Caisse moriva .
Ai suoi funerali erano presenti centinaia di persone provenienti da ogni dove.

Il governo Canadese interruppe gli esperimenti della Resperin giudicandoli inutili perchè mal eseguiti.
La Resperin infatti non era quella grande azienda che il suo titolare aveva fatto credere a Rene.
Il dott. Brush. insospettito dalla mancanza di informazioni, aveva svolto delle indagini sull'azienda. Quello che ne risultò era che la Resperin era formata da due settantenni di cui uno era Fingard e l'altro un ex ministro di un precedente governo, il dott. Mattew Dyamond.
Dyamond con l'aiuto della moglie preparava l'infuso nella cucina di casa. Le forniture ai medici di base erano spesso in ritardo o insufficienti o malfatte. Inoltre la totale mancanza di coordinazione del programma aveva, reso impossibile un accurato controllo sui medici coinvolti.
In una circolare interna, il ministero giudicava così gli esperimenti clinici con la bevanda: "Non sono valutabili i casi clinici raccolti"
Nei documenti ufficiali la bevanda, fu dichiarata però: "non efficace nella cura del cancro". Fu anche riconosciuta la sua assoluta atossicità. Sotto la pressione delle proteste da parte dei malati, fu immessa in un programma di distribuzione di medicine speciali, a malati terminali, per motivi compassionevoli. ( Nello stesso programma era anche 1'AZT farmaco per l’AIDS, che fu poi legalizzato nel 1989)
I malati avrebbero potuto d'ora innanzi ottenere la bevanda dietro presentazione di una serie di domande ufficiali di non facile compilazione .
La bevanda ,col nome ufficiale con cui era conosciuta in Canada non avrebbe mai potuto essere venduta come medicina.
Il dott. Brush era disgustato dalla vicenda, unico possessore della formula migliorata, decise che avrebbe aspettato migliore occasione per diffondere questa conoscenza.
Continuò nel suo ospedale ad usare la bevanda che nel 1984 lo guarì dal cancro all'intestino.

Elaine Alexander

Nel 1584 entra in scena, il personaggio che avrebbe dato una svolta alla nostra storia.
Elaine Alexander una giornalista radiofonica che aveva dato vita ad interessanti e seguitissimi programmi alla radio riguardanti le medicine naturali e approfondimenti sulla allora nuova malattia, l'AIDS.
Elaine telefono al dott. Brush, gli dimostrò che era informatissima sulla storia di Rene e della bevanda e gli chiese se fosse disposto a farsi intervistare nel corso di un programma che si sarebbe chiamato "STAYN’ ALIVE".
Il dott. Brush per la prima volta rilasciò una dichiarazione pubblica sulla medicina:

Elaine: «Dott. Brush e vero che lei ha studiato gli effetti della bevanda su malati di cancro ricoverati presso la sua clinica?»
Brush: «E' vero.»
E.: «I risultati che ha ottenuto si possono definire significativi o dei semplici" aneddoti", come afferma qualche suo collega?»
B.: «Molto significativi.»
E.: «Ha riscontrato nella cura degli effetti collaterali ?»
B.: «Nessuno.»
E.: «Dott. Brush la prego di arrivare al punto, lei afferma che la bevanda può aiutare le persone affette da cancro oppure che è una cura per il cancro?»
B.: «Posso affermare che è una cura per il cancro.»
E.: «Può ripeterlo per favore?»
B.: «Certo, con molto piacere, la bevanda è una cura per il cancro. Ho potuto constatare che può far regredire il cancro ad un punto tale che nessuna conoscenza medica attuale è in grado di raggiungere.»

Le parole del dott. Brush scatenarono una ondata di telefonate, l'uscita della stazione radiofonica fu circondata dalle persone che non avevano potuto accedere alla linea telefonica.
Elaine cominciava a capire quanto frustrante fosse non poter aiutare chi chiede aiuto.
Nei due anni che seguirono Elaine mise in onda sette programmi di due ore ciascuno solo sulla bevanda. Il dott. Brush vi partecipò per quattro volte ancora, numerosi medici, paramedici ed ex malati furono intervistati. Tutti confermarono quanto detto dal dott. Brush.
'La bevanda è una cura, per il cancro"
Elaine era così pressata dalle richieste di aiuto che si adoperò perchè alcuni dei malati fossero inseriti nel programma caritatevole del Governo. Ma la strada era tanto difficile e complicata che solo pochi vi potevano accedere.
Elaine passò tre anni terribili pressata da migliaia di richieste di aiuto, non poteva distribuire la tisana.
Il programma del governo era così lento nel concedere i permessi che spesso le persone morivano prima di potervi accedere.
Finalmente le venne l'idea luminosa.
Pensò: "Perchè continuare a combattere con le istituzioni per far riconoscere la medicina come una "vera" cura per il cancro? Non era forse questa un semplice the di erbe? Una tisana innocua ed atossica?
Bene si sarebbe venduta come tale. Senza attribuirle nessun merito per la cura del cancro ne per altre malattie. Sarebbe stata venduta nelle erboristerie (che in America e Canada si chiamano "negozi della salute"). La voce si sarebbe presto diffusa tra i malati di cancro.
Illustrò il suo progetto al dott. Brush che ne rimase entusiasta. Egli capì che questa era la chiave per rendere la tisana accessibile a tutti.
Decisero insieme di cercare la ditta giusta che potesse garantire un prezzo onesto, una meticolosa, preparazione della formula, un controllo sulla qualità delle erbe utilizzate e la capacità di far fronte alle richieste enormi che sarebbero seguite di lì a qualche anno.
Ci misero sei anni, scartando e selezionando decine di aziende.
Finalmente nel 1992 la bevanda era in vendita prima in Canada, poi negli USA. Nel 1995 Ha fatto la sua prima comparsa in Europa.
Dal Luglio 1996 si trova anche in Italia.
Elaine Alexander è morta nel maggio 1996,

Questa avvincente storia continua.
Forse queste poche pagine potranno salvare la vostra vita o quella di qualcuno che vi sta molto a cuore, fotocopiatele e diffondetele, è l'unico mezzo pubblicitario che la bevanda dispone. Date il nome della bevanda ma scrivetelo su altra pagina.

Settembre 1996

MALATTIE E DISORDINI IN CUI LA TISANA HA DIMOSTRATO DI ESSERE EFFICACE

IPOGLICEMIA
SCLEROSI MULTIPLA
MORBO DI PARKINSON
ARTRITI
SINDROME DA AFFATICAMENTO CRONICO
ULCERA
PROBLEMI ALLA TIROIDE
FIBROMATOSI
EMORROIDI
PROBLEMI URINARI E ALLA PROSTATA
PROBLEMI DI CIRCOLAZIONE
DIABETE, (RISTABILISCE LE NORMALI FUNZIONI DEL PANCREAS)
TUMORI
INSONNIA
PSORIASI
IMPOTENZA SESSUALE
MORBO DI ALZHEIMER
ASMA E ALLERGIE

INOLTRE:
1. E un sedativo naturale quindi agisce sul sistema nervoso calmando la persona.
2. Attenua i dolori o addirittura li elimina anche nei casi più gravi.
3. Arresta le emorragie agendo come ricostituente del sangue.
4. Previene e corregge la costipazione.
5. Fa ritornare il senso del gusto.
6. Aiuta la digestione.
7. E' efficace per l'insonnia.
8. Rinforza il sistema immunitario.
9. E! un ottimo tonico profilattico.
10. Aiuta a guarire dalle ustioni intestinali provocate dalla radioterapia.
11. Lenisce e previene gli effetti da avvelenamento causato da alluminio, piombo e mercurio.
12. Riduce i depositi di metallo pesante nei tessuti, in particolare quelli che circondano le giunture.
13. Protegge il cervello dalle tossine che lo attaccano.
14. Dà un senso diffuso di benessere al corpo.
15. Riduce il volume delle masse nodulari

Autore anonimo, tratto probabilmente dal libro "Essiac Project".









lunedì 21 marzo 2011

Il risveglio della natura II parte

…….Gli antichi Greci attribuivano a Persefone, raffigurata come una bellissima fanciulla, il risvegliarsi della natura. Infatti Persefone era considerata la dea della fertilità, della nascita e della morte della vegetazione. Figlia di Demetra e di Zeus, Persefone fu rapita da Ade, dio dell’oltretomba, che la portò con se negli inferi per sposarla contro la sua volontà. Demetra distrutta dal dolore eliminò tutta la vita vegetale dalla terra, scatenando un inverno duro che sembrava non avere mai fine. Zeus, preoccupato, mandò Ermes nell’oltretomba per recuperare Persefone, ma poiché questa aveva già mangiato metà del melograno (il frutto che l’avrebbe legata per sempre agli inferi) sarebbe rimasta nell’oltretomba solo sei mesi ed i restanti sei mesi con la madre Terra.
Persefone
Demetra quindi accoglieva con immensa gioia il periodico ritorno di Persefone sulla Terra facendo fiorire la natura in primavera ed in estate. La primavera, rappresentata da Persefone, è associata alla rinascita, alla vita dopo la morte.
Tammuz, invece, era il dio Assiro-Babilonese della vegetazione, dimorava per sei mesi l’anno negli inferi ed in primavera si festeggiava la sua risalita sulla Terra per incontrarsi con la dea Ishtar (l’equivalente di Afrodite per i Greci) dea della fecondità dell'amore e della guerra da cui prende il nome la Pasqua  ovvero Easter.

Un filo conduttore  unisce la storia dei vari popoli (dai Romani passando per i Greci fino ad arrivare agli Indiani d’America) e risale ai primordi di ogni civiltà, dove sono presenti tanti racconti di miti e leggende conditi con altrettanti dei ed eroi grazie ai quali venivano spiegati i tanti misteri della natura. Ogni civiltà antica si è infatti cimentata nel raccontare una propria cosmogonia. Quella giunta fino a noi è talmente ricca da trasportarci ora nell’Olimpo degli dei Greci, ora nel Pantheon dei Romani, ora ai Maya e Aztechi, ora alla Corte di Odino, ora in Asia e ai sui Imperatori ed in tanti altri posti ancora….
E’ fin troppo evidente la relazione fra l’uscita di Persefone dal sottosuolo ed i germogli di piante che in primavera fanno capolino dalla terra o il formarsi di boccioli che diverranno frutti.
Tutta questa esplosione di vita è ben rappresentata nella laguna dalla borracina rupestre (Sedum rupestre, L.) una pianta strisciante che tappezza il manto ghiaioso della laguna.

Sedum rupestre

Fra le piante rupicole si rinvengono preziosi endemismi come il garofano delle rupi (Dianthus rupicola, Biv.) ed il fiordaliso di sequenza (Centaurea seguenzae, Lacaita-Brullo), specie protette ed in via di estinzione, che sono li a testimoniare come la voglia di crescere di esserci supera qualsiasi ostacolo anche, come in questo caso,  la scarsa presenza di suolo.


Centaurea seguenzae

Lago Mergolo
E' la magia del nuovo risveglio, nell'eterno equilibrio di luce e buio dell'Equinozio di Primavera!

Riferimenti:
Dizionario universale dei miti e delle leggende, di Anthony S. Mercatante,  Newton &Compton editori srl, 2001;
- Itinerario Naturalistico, di Ermelinda Simone, ed. Armenio 2010.
..to be continued!